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Per quanto gli esseri umani tendano a sottostimare Per quanto gli esseri umani tendano a sottostimare le piante e addirittura a non accorgersi di loro in molti casi, a causa della plant blindness, sono visualmente attratti dalla biodiversità. Cercando di riassumere e generalizzare: l'aumento della complessità visiva porta implicitamente a un maggior apprezzamento della scena. Una delle ricadute dirette della biodiversità è quella di essere un motore molto forte a favore del turismo. 

Eppure, molto spesso, questi avvertimenti cadono nel vuoto. Le Alpi sono un patrimonio di biodiversità di inestimabile valore, che rischiamo di danneggiare irrimediabilmente. Un esempio è l'uso sempre maggiore azoto e fosforo nelle praterie alpine che sta riducendo la ricchezza di specie poiché alcune, in particolare graminacee, stanno diventando sempre più dominanti.

La pressione umana (agricoltura, turismo di massa incontrollato, urbanizzazione, cambiamento climatico) sta influendo pesantemente sulla biodiversità delle Alpi. E' importante capire, prima che sia troppo tardi, quanto sottostimare il valore economico della biodiversità possa avere conseguenze drammatiche.
Nella nostra urgenza di vivere a volte diamo molto Nella nostra urgenza di vivere a volte diamo molto, troppo, per scontato. A volte rischiamo di dimenticare ciò che conta davvero. 
A volte diamo per scontato il nostro stesso pianeta.
#giornatamondialedellaterra
#heartday
Osservo spesso le piante in casa. Talvolta le col Osservo spesso le piante in casa. 
Talvolta le colgo immerse in fitti dialoghi, signora mia, altre volte mentre danzano con grazia.
Qual'è l'ultimo animale che hai visto? Riesci a r Qual'è l'ultimo animale che hai visto? Riesci a ricordare il suo colore, dimensione e forma? Sapresti distinguerlo facilmente da altri animali, magari anche della stessa razza?

Ora, sapresti dirmi lo stesso dell'ultima pianta che hai visto? 

Se le tue immagini mentali degli animali sono più nitide di quelle delle piante, non sei solo. I bambini riconoscono gli animali come creature viventi ben prima di poter dire che anche le piante siano vive. Se proviamo a disegnare una pianta tendiamo a rappresentarla in maniera estremamente semplificata, molto più di quanto non faremmo con un animale. 
Siamo naturalmente portati a empatizzare e a fare sforzi per conservare specie con caratteristiche simili a quelle umane. E' una delle ragioni cognitive che ci portano a sottostimare l'importanza delle piante per la nostra sopravvivenza. O i rischi che esse corrono.

Lo sapevi, ad esempio, che almeno un terzo delle specie di cactus del mondo è a rischio estinzione?
C'è un libro che vorrei consigliarvi, si chiama " C'è un libro che vorrei consigliarvi, si chiama "La Grande Cecità" di Amitav Gosh. 

Il libro cerca di rispondere ad una domanda, ovvero che tipo di problema sia il cambiamento climatico. Secondo l'autore il problema preliminare non è la mancanza di capacità tecnologica, economica o scientifica. E' la mancanza capacità di fornire una risposta culturale al cambiamento cimatico.

L'autore se lo chiedeva nel 2017, ma la domanda vale ancora oggi: perché l’immaginazione letteraria, ma anche più generalmente artistica, non è riuscita a raccontare e tradurre in fiction la crisi climatica di questi anni? Siamo ancora fermi alla metafora dell'asteroide, quanto di più distante possibile dalle problematiche cognitive che ci portano a non vedere il problema.

Secondo Ghosh, fin dall’inizio dell’epoca moderna, l’arte ha trascurato via via sempre di più il "non-umano", a favore di temi prettamente "umani". Le influenze ereditate dalle concezioni moderne del rapporto uomo-natura caratterizzano il nostro linguaggio e quello dell’arte, costituendo così una barriera difficile da oltrepassare per la nostra immaginazione, quando cerca di riabbracciare il non-umano. 

Il cambiamento climatico esige uno sforzo immaginativo da parte dell’uomo, per ricominciare a raccontare le vicende che hanno come protagonista ciò che “non è umano”.
Un'iniziativa che vede la collaborazione di @still Un'iniziativa che vede la collaborazione di @still_fotografia e @weworld.onlus per raccogliere fondi per garantire cibo a donne e bambini in MALI e BURKINA FASO. 

Vi aspetto sul sito di @weworld.onlus in compagnia dei fotografi che hanno aderito all'iniziativa, sotto la direzione artistica di @denis_curti , per acquistare la vostra fotografia.
Una fotografia può fare la differenza

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https://www.weworld.it/regali-solidali/fotografia

#unafotografiapercambiareilmondo #stillxweworld
Era il 1973 quando un libro in cui si sosteneva ch Era il 1973 quando un libro in cui si sosteneva che le piante fossero esseri senzienti, provassero emozioni e preferissero la musica classica al rock entrò nella classifica del New York Times dei saggi più venduti. 
"La vita segreta delle piante" di Peter Tompkins e Christopher Bird era esattamente quello che serviva  per solleticare la fantasia dei fan della cultura new age, che iniziava a diffondersi proprio in quegli anni.
Un mix di studi scientifici, esperimenti improvvisati ed un pizzico di misticismo.
Il cuore di questo libro erano gli esperimenti di un ex tecnico delle macchine della verità della Cia, Cleve Backster che aveva collegato la macchina ad una pianta nel suo studio. 
Negli anni successivi alcuni studiosi di botanica cercarono di riprodurre “l’effetto Backster”, ma senza successo. Buona parte delle scoperte riportate nella "Vita segreta delle piante" sono state smentite. Eppure il libro ha lasciato il segno nella nostra cultura. 
La vita segreta delle piante ha danneggiato in modo permanente questo settore della ricerca impedendo per anni ricerche più serie sul comportamento delle piante perché gli scienziati erano diventati diffidenti nei confronti di qualsiasi studio che alludesse a possibili paralleli tra i sensi degli animali e quelli delle piante.
Una delle conseguenze della "plant blindness" è u Una delle conseguenze della "plant blindness" è una scarsa attenzione alla loro protezione. Non tutti sanno che i cactus sono tra le specie più minacciate di estinzione, per colpa del commercio illegale.
L'identificazione delle specie vegetali rappresenta una barriera tecnica che può scoraggiare sia i responsabili politici che gli studiosi dall'affrontare il commercio illegale delle piante. Mentre le pelli di tigre, il corno di rinoceronte e gli uccelli vivi sono qualcosa a cui è difficile non prestare attenzione e che il nostro cervello identifica con precisione, può essere incredibilmente difficile riconoscere con precisione e rapidità le specie vegetali e la legalità del loro stato.
A Buccinasco ho fotografato i nuovi Playground di A Buccinasco ho fotografato i nuovi Playground di @gummy_gue . Opere di una forza unica, parte di un progetto di rigenerazione voluto dal @comunebuccinasco . Un progetto splendido, fatto da chi crede che “rigenerazione urbana” non sia solo dare un po’ di colore e tagliare qualche nastro, ma creare una realtà nuova ed un punto di aggregazione. A Buccinasco ho conosciuto le ragazze della @bionicsbuccinasco . Ragazze toste, che sicuramente ci regaleranno grandi soddisfazioni sportive. Questa foto la dedico a voi.
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